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Oltre 150 presenze al Museo la Civitella di CHieti per il combattimento di Tancredi e clorinda

    Foto di Pino Giannini


    il madrigale di Claudio Monteverdi nella versione di Giorgio Federico Ghedini al
    centro di tre giorni di iniziative al Museo Archeologico Nazionale


    Dopo il successo invernale ottenuto a L’Aquila, si è svolta da giovedì 11 a sabato 13 luglio 2024 presso il complesso della Civitella a Chieti la seconda edizione della Festa Monteverdiana, per celebrare degnamente anche nel capoluogo teatino i 400 anni dalla prima esecuzione del “Combattimento di Tancredi e Clorinda” di Claudio Monteverdi.

    Anche Chieti celebra i 400 anni del “Combattimento di Tancredi e Clorinda” con la Festa Monteverdiana e con oltre 150 presenze in tre giornate, e di ciò siamo particolarmente felici. L’Abruzzo resta una regione particolarmente sensibile alla musica classica

    Massimo Salcito


    La Festa Monteverdiana ha rappresentato uno dei momenti più significativi della rassegna musicale “Chieti Classica”, diretta dal M° Giuliano Mazzoccante:
    appuntamento musicale e culturale oramai consolidato del capoluogo chietino.

    Gli appuntamenti della Festa Monteverdiana


    Gli ampi spazi del Museo della Civitella, in particolare l’Auditorium “Cianfarani” e la
    sala esposizioni, si sono ben prestati ad accogliere i numerosi visitatori che hanno
    partecipato ad una ricca tre giorni di iniziative, costituite da visite guidate, un’apposita
    tavola rotonda di ricerca e due concerti vocali-strumentali.


    La mostra


    L’inaugurazione della mostra, giovedì 11 luglio 2024 alle ore 10.00, è stato il momento
    d’inizio della Festa Monteverdiana. Pannelli a colori illustranti la vita e le opere di
    Claudio Monteverdi, il “Combattimento” e infine la versione realizzata da Giorgio
    Federico Ghedini nel 1949 per la casa editrice Suvini Zerboni di Milano hanno
    certamente rappresentato il punto focale della mostra. Era anche presente una vasta
    presentazione di monografie pubblicate sul capolavoro monteverdiano, storiche
    edizioni a stampa, nonché riproduzioni digitali di incisioni degli Anni ’50 e ’60. Ma
    soprattutto sono stati presentati documenti originali di eccezionale
    importanza: locandine, programmi e foto degli allestimenti di scena della versione
    Ghedini nei teatri La Scala di Milano e La Fenice di Venezia
    ,
    realizzati negli anni ’50. Ulteriore prova documentaria della fama dell’allestimento del
    compositore cuneese.
    Completava il percorso espositivo la presentazione di una serie di costumi ispirati al
    tardo Rinascimento – primo Barocco italiano veneziano, realizzati dalla costumista
    Stefania De Bonitatibus di Sulmona.


    La tavola rotonda: confronto e approfondimento accademico


    Giovedì 12 luglio 2024 alle ore 17 si è tenuta una importante tavola rotonda,
    presieduta in ruolo di moderatore dal Prof. Giorgio Pagannone, docente all’Università
    G. d’Annunzio, relativa ai rapporti tra il monteverdiano “Combattimento” e la figura di
    Giorgio Federico Ghedini, nonché alcune inedite scoperte relative alla danza classica
    applicata al repertorio antico negli anni ’50.

    Maria Cristina Esposito e Cristina Squartecchia hanno infatti presentato due inediti
    contributi con due esponenti della danza di ieri e di oggi. Maria Cristina Esposito ha
    infatti illustrato una recente intervista con Susanna Egri, decana della danza classica
    italiana, mentre Cristina Squartecchia ha presentato in anteprima la prossima
    produzione della Ater Balletto di Reggio Emilia, che dall’autunno terrà una tournée
    nazionale in circa 50 date sul “Combattimento” di Philippe Kratz, giovane coreografo di
    quella organizzazione. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Domenico Di Virgilio e Walter D’Arcangelo. Il primo, etnomusicologo, ricostruendo le intuizioni del compianto studioso Roberto Leydi, ha ricollegato il significato epico del mito tassiano alla tradizione popolare meridionale a tutt’oggi esistente, mentre l’organista D’Arcangelo ha presentato in
    anteprima una breve ma significativa raccolta di brani musicali di Ghedini per
    armonium.
    In chiusura dei lavori l’intervento di Massimo Salcito, che ha ricostruito nascita e
    scrittura della trascrizione realizzata da Giorgio Federico Ghedini sul monteverdiano
    “Combattimento” nel 1949 per la Suvini Zerboni di Milano.


    I due concerti


    I due appuntamenti concertistici in orario preserale hanno rappresentato il momento
    di più alta affluenza del pubblico teatino alla Festa Monteverdiana presso il museo La Civitella.
    Le voci di Isabella De Massis (mezzo soprano, nel ruolo di Testo), Azzurra Di Marco
    (soprano, nel ruolo di Clorinda) e Vincenzo Ciccarelli (tenore, nel ruolo di Tancredi),
    hanno offerto una efficace ricostruzione delle due trascrizioni ghediniane del
    “Combattimento”.
    La prima, eseguita venerdì 12 luglio 2024, con l’accompagnamento al pianoforte di
    Massimo Salcito; la seconda, nella serata conclusiva della tre giorni, sabato 13 luglio,
    con la presenza di una particolare formazione dell’ensemble Il Migliarino, formata da un quintetto d’archi (Pietro Meldolesi, Viola I; Federico D’Orazio,
    Viola II; Chiara Luciani, Viola III; Martina Mastrorillo, Violoncello; Marco Lepidi,
    Contrabbasso), Arpa (Lucia Antonacci) e Clavicembalo (Massimo Salcito, impegnato
    anche come maestro concertatore).
    Il semplice ma efficace abbigliamento dei solisti, nonché le due letture preparatorie del
    testo del Canto XII del Tasso e della “Prefazione” di Monteverdi al madrigale, hanno
    permesso al folto pubblico di rimanere letteralmente affascinati dal capolavoro del
    compositore cremonese. Ha avuto seguito il giorno 13 luglio 2024 e calorosa partecipazione la versione del concerto orchestrale. Concretizzandosi così, ancora una volta, quella constatazione espressa 4 secoli fa: “… e il pubblico diede applauso per essere statto canto di genere non più visto né udito”.

    La redazione